mercoledì 1 ottobre 2008

Incipit

Camminava in un uno stretto e angusto vicolo del centro storico quando decise di infilarsi in una piccola caffetteria nominata il bar degli artisti, un locale dalla parvenza notturna, ottenebrato da una luce che stentava a arrivare, arrancava ed ansimava a fatica, nello spiraglio di una positività che era fuori dalla porta, dove i raggi del sole illuminavano la triste saletta solo in primavera, come avrebbe successivamente osservato uno dei gemelli eterozigoti, frequentatore abituale.

Si sedette in disparte posando il suo zainetto, ordinò un caffè schiumato e rimase in silenzio ad ascoltare la gente che parlava.

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